Il Gran Premio di Tripoli (arabo: جائزة طرابلس الكبرى) fu una competizione automobilistica corsa in Libia dal 1925 al 1940. La gara si disputò nelle strade della città, lungo un percorso di 71,10 km, fino al 1933 quando fu inaugurato l’autodromo della città. Per queste ultime edizioni fu messo in palio un premio di 80.000 lire (in quel periodo la Libia era colonia italiana).
Il circuito, di 13,14 km di lunghezza, fu inaugurato da Italo Balbo il 7 maggio 1933. Era situato tra Tripoli e Tagiura, in prossimità del lago salato di Mellaha. La gara si disputava percorrendo 15 giri. Per le edizioni corse tra il 1933 ed il 1938 non ci furono restrizioni sul peso delle vetture e sulle caratteristiche dei motori, tant’è che il circuito era considerato il più veloce del mondo.
Le vetture tedesche nella seconda metà degli anni trenta dominarono il Gran Premio. Il mondo automobilistico italiano, stanco del dominio delle automobili tedesche, mise un limite alla cilindrata massima, che fu di 1.500 cm³. Nonostante queste restrizioni, nel 1939, vinse nuovamente la Mercedes W165 di Hermann Lang. Nel 1940 parteciparono solamente l’Alfa Romeo e la Maserati; vinse Nino Farina su un’Alfa Romeo 158.
Sopraggiunta la Seconda guerra mondiale, la gara non fu più disputata. Va precisato che all'interno del circuito fu creato dalle autorità italiane il primo aeroporto della Libia nel 1923, successivamente ampliato dopo il 1945 (quando fu chiamato "Mellaha Air Base" dagli Angloamericani) fino all'abbattimento delle strutture coperte dell'autodromo.