Nato nel 1891, iniziò la sua carriera nel 1911 con la Fiat dove rimase fino al 1923 quando, a fronte della mediazione di Enzo Ferrari e ad un ottimo contratto, passò all'Alfa Romeo sostituendo Giuseppe Merosi.
Negli anni successivi contribuì ad accrescere il mito dell'Alfa Romeo grazie alla progettazione di una lunga serie di eccezionali propulsori. Il primo fu un 8 cilindri in linea montato dall'Alfa Romeo P2, autovettura risultata vincente nelle competizioni di Formula 1 fin dal debutto nel Gran Premio di Francia con Giuseppe Campari alla guida. In seguito arrivò il rivoluzionario 6 cilindri in linea con doppio albero a camme in testa che equipaggiava l'Alfa Romeo 6C 1500 per passare alla geniale realizzazione dei motori con 8 cilindri in linea, fino ad arrivare al 12 cilindri a V del 1937. Successivamente passò alla Lancia dove contribuì alla progettazione, tra le altre, dell'Aurelia.
Dopo il ritiro della casa dalle competizioni automobilistiche, nel 1955, Jano venne assunto dalla Ferrari, dove svolse l'ultimo periodo della sua attività.