Negli anni '30 fondò la "Scuderia Subalpina" (con sede a Torino e la parte operativa a Livorno) con il supporto del Barone Vittorio Mazzonis e Marino Brandoli (responsabile della parte operativa).
La contessa Paola Della Chiesa ricorda i primi anni Cinquanta che la videro partecipare con successo a numerose competizioni alla guida di vetture impegnative come la Fiat 8V, la Cisitalia 202 e la prediletta Lancia Aurelia B20. “Da mio marito- un magistrato – ebbi un aiuto determinante”.
Con oculati investimenti da rappresentante di tessuti, poco più che ventenne, costruì rapidamente una fortuna e divenne uno dei più importanti industriali piemontesi.
Nel 1947 partecipò alla prima edizione della Coppa d’Oro delle Dolomiti, con una Fiat 500 classe Turismo 750. L’anno dopo, 1948, partecipò alle Mille Miglia, con Antonio Prina, su una Fiat 500 Sport classe sport 750, con il numero 113.
Originario di Neive in Piemonte, nacque a Roma, dove il padre stava svolgendo il servizio militare. Attese agli studi classici, che lasciarono un'impronta indelebile nel suo stile culturale e progettistico; conoscere la lingua latina e la greca gli diede «un senso di misura ed equilibrio senza il quale non avrei potuto svolgere il mio lavoro».
Studiò ingegneria al Politecnico di Milano e corse con diverse case automobilistiche, tra cui la Salmson, la Derby,la BMW, la MG , l’Alfa Romeo e la Maserati. Partecipò undici volte alla Mille Miglia.
All'età di 14 anni Giovanni Michelotti iniziò a lavorare agli Stabilimenti Farina come garzone. Nonostante espletasse compiti umili, ebbe la possibilità di osservare l'opera di importanti designer, abbozzava alcuni schizzi che gli consentirono di farsi apprezzare.
Felice Nazzaro (Monteu da Po, 29 gennaio 1881 – Torino, 21 marzo 1940) Alla fine del XIX secolo, Felice Nazzaro giunse a Torino e iniziò a lavorare nell'azienda del padre, commerciante di carbone.