Marino Brandoli (Modena 1908 – Torino 1966), conosciuto nel mondo automobilistico come “Marino”, fin da bambino è attratto dal mondo dei motori, della velocità e dal mistero della meccanica. La passione è tale che dall’età di 14 anni entra a far parte del mondo dei motori e collabora con le principali case automobilistiche dell’epoca fino ad arrivare a fondare la “Scuderia Subalpina” con il conte Luigi Della Chiesa e il barone Vittorio Mazzonis di Pralafera facendo correre giovani e impetuosi piloti sulle piste di tutta Europa.
Nel 1939 Marino si trasferisce a Torino e apre un’officina in corso Peschiera 51/b dove inizia una serie di collaborazioni con la Fiat per lo sviluppo nel settore sportivo.
Nell’immediato dopoguerra collabora alla messa a punto della “Fiat 1100 Millemiglia” e partecipa a numerose gare tra cui la “Millemiglia” con il conte Luigi della Chiesa e il “Gran Premio Nuvolari”.
Collabora con “Cisitalia” e con l’ing. Dante Giacosa sulle monoposto con cui parteciperà a innumerevoli gare.
Nel 1946 realizza la “Testa Marino” sia per vetture turismo che per Sport Corsa e distribuita sul mercato in oltre 5000 sistemi. Venne dato l’appellativo di “Testa delle Vittorie” per le stagioni 1947-1948-1949.
Nell’immediato dopoguerra collabora alla messa a punto della “Fiat 1100 Millemiglia” e partecipa a numerose gare tra cui la “Millemiglia” con il conte Luigi della Chiesa e il “Gran Premio Nuvolari”.
Collabora con “Cisitalia” e con l’ing. Dante Giacosa sulle monoposto con cui parteciperà a innumerevoli gare.
Nel 1946 realizza la “Testa Marino” sia per vetture turismo che per Sport Corsa e distribuita sul mercato in oltre 5000 sistemi. Venne dato l’appellativo di “Testa delle Vittorie” per le stagioni 1947-1948-1949.
Ha corso su : Cisitalia, Fiat Mille miglia, Osca, 8v Fiat, Lancia coupè cc.2500.
Sempre nel 1946 per partecipare al “Gran Premio Nuvolari” su invito dei “suoi amici”, realizza in tre mesi una monoposto con sospensioni e telaio 1100Cc Fiat montando un motore Maserati 1500Cc privato del compressore e alla prima gara giunse terzo di classe.
Nel 1948 Marino e altri 18 appassionati fondarono la scuderia “Racing Club 19” la quale partecipò a numerose competizioni e che ebbe fra i suoi piloti alcuni nomi eccellenti tra i quali : Alberto Ascari, i fratelli Luigi e Piero Valenzano, Gino Munaron, Carlo Mario Abate, Ada Pace.
Nel 1950 realizza la “Berlinetta Fiat Marino” con motore 750cc e nel 1951 con motore Cc 1100, nel 1952 la “Barchetta 1100” e partecipa a numerose gare tra le quali la “Aosta Gran San Bernardo”.
Nel 1954 realizza la “Lancia Marino” “ Sport Barchetta” e la “ Formula 1” e come designer si affida all’amico Giovanni Michelotti le quali parteciperanno alle gare di “corse in salita” sui circuiti nazionali mettendosi in evidenza per le doti progettuali e realizzative: “MilleMiglia”, “Aosta - Gran San Bernardo”, “Sassi – Superga” di Torino, “Gran Premio di Napoli”, “Circuito di Sassari”, la “Nuoro – Santa Maria”, la “Bologna - Raticosa”.
Alla fine del 1957 Marino decide di ritirarsi dal mondo sportivo e inizia a collaborare con una serie di imprese italiane e internazionali nell’ambito dell’innovazione della componentistica automobilistica e nel 1958 fonda una compagnia con la missione di progettare e produrre componenti di sicurezza automobilistici.